Nel campo della risoluzione dei problemi pratici quotidiani i nostri ragazzi se la cavano piuttosto bene, lo stesso non si può dire in senso globale della matematica


Dal recente rapporto OCSE Pisa emerge la crescente capacità degli adolescenti di risolvere problemi di ordine pratico, sia di tipo individuale sia di tipo collaborativo.

I primi posti della classifica come sempre sono dominati dai paesi orientali con Singapore, Corea del Sud e Giappone a farla da padrone. Ma il dato che più rende ottimisti è la grande capacità dei nostri ragazzi in questo campo.

In Europa il nostro Paese è nettamente sopra la media Ocse dopo Finlandia, Regno Unito, Estonia, Francia e Olanda.

Se ci concentriamo quindi esclusivamente sulla situazione italiana, è stata rilevata una discrepanza piuttosto netta tra Nord-Ovest e Sud evidenziata da una sensibile differenza di punti tra le due aree che quindi evidenzia le differenze interne al sistema scolastico.

In Italia inoltre è emersa una maggiore capacità nel problem solving rispetto anche alla matematica, e a tal proposito l'Ocse ha ipotizzato due scenari: secondo la prima, i giovani possono avere sì difficoltà a scuola ma di fronte alle sfide quotidiane che si presentano al di fuori del contesto scolastico si dimostrano assai capaci nel risolvere i problemi; mentre l'altra ipotizza invece che gli adolescenti raggiungano in matematica risultati inferiori al proprio potenziale: probabilmente come spesso capita la verità sta nel mezzo.

Per concludere un'altra pillola statistica: le ragazze in questo campo se la cavano sensibilmente meglio rispetto ai coetanei maschi.